1. |
Lettera di compleanno
01:52
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Lettera di compleanno
Musica e testi di Valerio Cinque
Ho dato da mangiare alla mia mente cibo per gli sciocchi,
ma la verità è che mi manchi.
Sapessi com’è insopportabile questo caldo,
il sudore bagna il mio petto
e ho l’impressione di vivere in un sogno.
I miei capelli sono sospesi nell’aria,
e ho una gran voglia di dormire.
Sai l’appetito che mi fa venire la vita?
Ti prego, sveglia la mia mente con la tua assenza,
la mia vita è sciocca.
Sappi che ho molto da lasciare.
Ti amo, madre.
Ti amo.
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2. |
Un labile tepore
02:55
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Un labile tepore
Musica e testi di Valerio Cinque
Sfiorare le tue lacrime
nell’oasi dei tempi andati,
stretto e sospeso nel tuo calore
Tornare dove giace muta
la dolcezza dei tempi andati,
il silenzio fraterno in queste mura
Protetto da un avvenire
terso nell’anima
per sognare un po’ bambino,
rapito da un labile tepore
E adesso sono un viandante
che cerca ancora memoria,
mai risorta dal freddo della tua assenza
Avvolto dalle tue labbra
che vegliano l’anima
per tornare un po’ bambino,
rapito da un labile tepore
Che sciocca paura di sparire
se poi saremo eterni
A nulla servon le memorie,
l’amore è fragile ma prezioso
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A FLEETING WARMTH
To briefly touch your tears
in the oasis of times gone by,
close and suspended in your warmth
To go back to where
the sweetness of times gone by
lies silent
brotherly silence in these walls
Protected by a destiny
pure in the soul
to briefly dream as a child
taken by a fleeting warmth
And now I'm a wanderer
still searching for a memory
never arising from the cold of your absence
Embraced by your lips
which guard the soul
to briefly recapture childhood
taken by a fleeting warmth
What a silly fear of disappearing
if we are going to be eternal
Memories are of no use
love is fragile but precious
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3. |
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Nella mia umanità
Musica e testi di Valerio Cinque
Io muterò continuamente
il dolore non distrugge
semplicemente rifrange
Ma questa evoluzione, pesante da portare,
soggiace alla fede che ci rende vivi:
l’amore umano
Benvenuta qui nella mia umanità per sempre
Benvenuta qui nella mia umanità, mia solitudine
Siamo già ricordi sul ciglio del tempo
e il passato è solo un eco
un richiamo nascosto
Non cederò il mio vissuto
e tu, severa, mi rigetti nel fango
della mia umanità
Benvenuta qui nella mia umanità per sempre
Benvenuta qui nella mia umanità, mia solitudine
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4. |
L'identità
03:32
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L’identità
Musica e testi di Valerio Cinque
Quando torno mi attende muta
la fotografia della mia vita perduta
E adesso, resta solo
la veste della mia identità
Fuggo e fa freddo,
quel freddo dipinge
la mia matrice,
la scelta di una libertà
che ci porta via da qui
Strade che allontanano dal nostro passato
per vivere al di là del vuoto lasciato
Strade che allontanano dal nostro vissuto
per proteggere quella sua bellezza fugace
Strade che riportano al nostro passato
per riprendere quella dolorosa umanità
E adesso, resta ancora
la veste della mia identità
Fuggo e fa freddo
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5. |
Mondo di veglia
03:58
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Mondo di veglia
Musica e testi di Valerio Cinque
Nel mondo di veglia compariamo
prima del grande sonno
Cercando di lasciare un qualcosa
prima di piombare ancora
piombare ancora
piombare ancora
Quel mondo di veglia
che abitiamo tutti,
ma che non è di nessuno
Sei pronto a riemergere dal sonno?
Nel mondo di veglia come ossigeno
fuori dall’acqua gelida
Annaspamento prima del ritorno
alla grande casa,
solo un sogno in terra straniera
Allucinazione, immaginazione
Misterioso mondo di veglia
In questo mondo di veglia
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6. |
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Volare via
Musica e testi di Valerio Cinque
Nel silenzio delle foglie
e nel freddo più pungente
ho scrutato nel profondo
e ti cerco nei miei giorni
Nel silenzio del fiume in piena
mi chiedo se mai avrò
ancora un giorno dal cane nero
per trovarti
e poi
Volare via
Ciò che resta è l’immersione
nel segreto invisibile
della tua mano, che vive e scorre
nel bluastro del profondo
Compierò il tuo sorriso,
lascerò un ascolto
che mi porti nella veglia
del profondo
prima di
Volare via
Toccherò bellezza
che non spetta più all’uomo
ma che permea il pianto
della brina più pungente
e potrai sfiorare
le mie dita quando
sarò là
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7. |
Su di una costa deserta
03:34
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Su di una costa deserta
Musica e testi di Valerio Cinque
Spensieratezze
suoneranno imbottigliate
a orecchie di pietra,
immerse nel tempo
sfuggon follemente
persone che non rivedremo
mai più
Vivere morendo
Morire vivendo
Troppi colori
Impronte cercate
Polvere e acido
senza importanza
Soli su di una costa deserta
Spensieratezze
urleranno incastonate,
formalità esasperate
Tutto del nostro niente
bramiamo nell'addio
che non vorremmo mai dare,
ma che arriverà
Vivere morendo
Morire vivendo
Tutto cesserà
Spazio al silenzio,
a echi intrappolati
da un bozzolo di paure
Soli su di una costa deserta
Vivere vivendo
Morire morendo
Fermare tutto l’incontrollato
Stanco del mio niente,
ho voglia di ridere
Abbracciare gli erranti
nella costa deserta
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8. |
Nel turbinio
03:01
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• NEL TURBINIO •
Musica e testi di Valerio Cinque
Ho capito che
la tristezza si fende,
come un fiore che,
nel turbinio, non cessa mai
di rinascere
E mi sentirò fragile
per la vostra mancanza e
calore vorrò
ma, fluttuando, annasperò
nel vuoto del distacco
E invidierò nuovamente
lo spettare alle memorie
e freddo resterò
affrontando questo presente estraneo
ma quando il vento soffierà
Io mi accorgerò del valore
di esistere in
questo mondo,
per rispettare questa vostra volontà rivivrò
e vento e tempesta
attraverserò
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• IN THE WHIRLWIND •
I've understood that
sadness fends for itself,
like a flower which,
in the whirlwind, never ceases
to be reborn
And I will feel fragile
for your absence and
warmth I will want
but, floating, I will struggle
in the emptiness of detachment
And I will again envy
the expectation of memories
and cold I'll stay
facing this unfamiliar present
but when the wind blows
I will realize the value
of existing in
this world,
to respect your will, I will live again
and the wind and storm
I will cross
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9. |
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La legge del miracolo
Musica e testi di Valerio Cinque
Come nascosto in un mare buio
il vuoto stanco
l’amore verso
l’umano che non ho
più avuto, ma che è sacrale
Poter fare luce
fioca quanto tersa
è la legge del miracolo
E io sentirò dentro me
le parole di seta
le mani e i volti che
donano compassione
tutto parlerà del miracolo e
del suo costo
Come nascosto, vuoto anela il vuoto
ansietà d’affetto
nonostante sappia
che l’umano non mi spetterà
E ho smesso di volerlo colmare
e dirò:
“grazie alla vita”
e al suo miracolo
E io sentirò che il sospiro
ritorna respiro
e le lacrime e il tempo
rivelano gioia
tutto parlerà del miracolo e
del suo costo
Come nascosto,
il vuoto sublimerà
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10. |
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La perfezione del tuo amore
Musica e testi di Valerio Cinque
Mi hai donato la vita. Mi hai messo a contare le spighe di grano e a sentire che ogni cosa pullula di vita.
Mi hai permesso di esserci, mi hai insegnato dov’è il Sole, prima di sprofondare nell’abisso profondo dal quale mi hai tirato fuori.
E le nostre dita si sono dovute separare.
Hai tracciato i miei passi e, poi, sei volata via.
E io ho cercato di raggiungerti negandomi il respiro, ma la mia bocca si è spalancata tutte le volte, ricordandomi che le nostre strade non si potranno mai reincontrare.
E resto ancora qui, con le dita scroscianti tra le spighe di grano e l’armonica grazia dell’esistente, nostalgico del vuoto che cela la perfezione del tuo amore.
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Valerio Cinque Turin, Italy
Valerio Cinque si avvicina al mondo musicale a seguito di un tragico evento, avvenuto all’alba dei suoi 14 anni: la morte
dei genitori in un incidente stradale.
La musica diventa gradatamente, oltre che un mondo nel quale dolcemente abbandonarsi, anche il mezzo prediletto per esprimersi.
La sua musica, tra le tante influenze, si ispira all'essenza di Lucio Battisti e Francesco De Gregori.
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